11/11/2021

A Sanfront si è lavorato per definire le azioni in favore degli anziani fragili delle valli Po e Bronda

Giovedì 11 novembre alle ore 17.30 si è svolto, presso la Sala Consiliare di Palazzo Don Stecca a Sanfront, un incontro di restituzione di quanto maturato nel corso dell’appuntamento dello scorso 14 ottobre a Paesana, quando era stato presentato l’avanzamento delle attività del progetto IncL – Bien Vieillir / Invecchiare Bene sul territorio delle valli Po e Bronda.

Riprendendo la modalità partecipativa già messa in atto nel corso della precedente riunione, la platea dei partecipanti, composta da amministratori e referenti delle associazioni attive sul territorio delle valli Po e Bronda, ha collaborato con i relatori alla definizione delle prossime azioni da mettere in atto, a partire dai bisogni del territorio e dei suoi soggetti fragili emersi nell’incontro di Paesana. Ciascuno dei presenti è stato chiamato a proporre alcune proposte di intervento e di comunicazione, idee concrete per rispondere a quei bisogni; successivamente i presenti sono stati divisi in quattro gruppi nei quali le proposte sono state presentate e affinate, per poi condividerle, in conclusione, in forma collegiale.

«Il lavoro di gruppo – hanno spiegato gli operatori coinvolti nel progetto che hanno condotto l’incontro dopo i saluti iniziali del responsabile dell’Area Progetti del Consorzio Monviso Solidale, Enrico Giraudo – è funzionale a creare un clima di condivisione che è molto utile per attivare la comunità rispetto ai soggetti beneficiari del progetto, integrando l’esistente sui territori e lavorando in modalità condivisa».

Dai gruppi di lavoro sono emerse tematiche di grande interesse per il prosieguo del lavoro progettuale. Se da una parte tutti i presenti hanno convenuto sul fatto che occasioni di incontro e socializzazione per anziani già esistono sul territorio, allo stesso tempo questi momenti di svago sono considerati sovente un po’ anonimi e ripetitivi. Da più parti è stato espresso l’auspicio che si possano pianificare incontri tra gli anziani e i più giovani, bambini o ragazzi, in modo da creare momenti di trasmissione di saperi o di memorie. Un’altra problematica nota è la talvolta scarsa partecipazione a questi momenti collettivi da parte di alcuni anziani, che invece potrebbero essere spinti a farlo se si riuscisse ad attivare una rete di volontari attivi e di prossimità. Un’altro elemento non banale che è stato esplicitato è che nel tessuto sociale del territorio si annidano fragilità meno evidenti e più delicate, persone che hanno perso il lavoro o che si trovano in altre situazioni di difficoltà che rischiano di isolarli perché vengono vissute come uno stigma sociale: per costoro la creazione di punti di ascolto più riservati potrebbe essere un utile strumento di supporto. Infine, da più parti è emersa l’esigenza di creare momenti di incontro localizzati in modo puntuale in varie zone del territorio: anche se circoscritta, la valle Po-Bronda è comunque troppo ampia per poter pensare di essere trattata come un unico comparto.

Nelle prossime settimane, partendo da quanto condiviso nel corso della riunione, verranno messe in atto ulteriori azioni che prevederanno anche il coinvolgimento dei soggetti fragili del territorio individuati nell’ambito del progetto.