20/12/2022

L'Echo des Terres Monviso n.4

ll quarto numero dell’Echo des Terres Monviso è arrivato!

Come nell’Echo des Terres Monviso n.1 pubblicato ad ottobre 2021,  nell’Echo des Terres Monviso n.2 pubblicato a febbraio 2022, e nell’Echo des Terres Monviso n.3 pubblicato a luglio 2022, troverete in questa quarta edizione diverse informazioni tra quali salute, benessere, divertimento…

Echo des Terres Monviso n.4

Buona lettura !

27/10/2022

L’isolamento delle persone anziane: cosa si può fare? / Resoconto

Giovedì 27 ottobre si è svolto a Saluzzo, presso gli spazi de Il Quartiere (ex Caserma Musso, piazza Montebello 1), l’incontro “L’isolamento delle persone anziane: cosa si può fare?”, workshop europeo e seminario finale del progetto “IncL – Invecchiare Bene”. I lavori sono stati introdotti dai saluti del Sindaco di Saluzzo Mauro Calderoni e del vicepresidente della Communauté de Communes de Serre-Ponçon, capofila del Progetto INCL, Jean-Pierre Gandois e hanno preso avvio con tre interventi di esperti che hanno approfondito il tema della fragilità sociale degli anziani in montagna sotto aspetti diversi e complementari tra loro.

Marco Sisti, presidente della Fondazione Ufficio Pio della Compagnia di San Paolo, nel suo intervento intitolato “Isolamento sociale e solitudine” ha affrontato il tema dell’isolamento sociale, partendo dalla domanda se la solitudine sia un problema sociale. Sisti ha rilevato come per misurare la solitudine occorra verificare quanto le connessioni interpersonali siano efficaci e persistenti nel tempo, al di là del loro numero. Il relatore ha poi presentato un’attività di ricerca dove ha analizzato la povertà relazionale in un contesto come quello delle periferie torinesi. Grazie a questo studio è stato possibile confrontare i dati emersi localmente con un’analisi nazionale, piuttosto unica in Italia, dove il tema non viene affrontato in modo sistematico e strutturato, secondo la quale circa il 12% degli italiani si trova nella condizione di non avere nessuno con cui parlare. Negli anni della pandemia è stato osservato inoltre un abbassamento della soddisfazione nelle proprie relazioni sociali. La solitudine è comunque percepita come un problema collettivo: circa 1 persona su 10 ritiene necessario che venga posto al centro delle politiche comuni insieme ad altri temi come l’inquinamento e i cambiamenti climatici. Sisti ha infine proposto alcune linee di contrasto alla solitudine, riportando esempi di buone pratiche già sperimentate con successo durante la fase pandemica anche in modalità digitale.

A seguire, il professore di Igiene e Salute pubblica dell’Università di Torino Giuseppe Costa ha impostato il suo intervento “Disuguaglianze di salute evitabili tra gli anziani grazie ai fondi del PNRR” sull’importanza di analizzare il fattore della disuguaglianza come indicatore della complessità di una situazione. In termini sociosanitari, questo modello di analisi permette di indirizzare gli interventi sociosanitari, poiché le malattie e gli interventi di cura impattano in modo disuguale su territori o fasce di popolazione, diverse ad esempio per reddito, istruzione o età. Se rese strutturali, queste analisi potrebbero diventare un utile elemento in termini di governance.

La terza relazione è stata quella di Olivier Rit, direttore del Gérontopôle Sud (Marsiglia), che ha improntato il suo intervento “Accompagnamento degli anziani in Francia: sviluppi istituzionali e attori del settore danno motivo di speranza?” sulla speranza per il futuro. Rit ha analizzato l’inevitabile cambiamento al quale andranno incontro le nostre società, la cui età media sta aumentando. Al crescere dell’età media, però, non cresce il periodo in cui è ragionevole sperare di condurre una vita priva di problemi di salute seri e ciò propone un interrogativo sulle possibilità della società di gestire l’aumento dei bisogni di cura che in futuro saranno presenti.

Rit ha sottolineato come invecchiare non sia una malattia ma un’opportunità che va resa la migliore possibile e ha proposto alcuni consigli pratici per spezzare l’isolamento degli anziani ma anche delle figure che se ne prendono cura.

Al termine di questa prima fase di interventi, si è passati alla presentazione delle attività di progetto e dei suoi risultati. Cristiana Bertaina, responsabile dell’Area Progetti del Consorzio Monviso Solidale ha presentato l’approccio del modello teorico ICC “Integrated Community Care” utilizzato nel progetto IncL. Il progetto ha infatti  messo al centro della sua sperimentazione la comunità locale e ha lavorato per costruire un ecosistema di soggetti pubblici, privati e della società civile per lavorare in modo integrato, attraverso i GIPIC, i Gruppi Integrati di Presa in Carico che sono stati sperimentati con il Progetto INCL e che rappresentano non solo un’équipe multiprofessionale ma anche uno strumento di lavoro, e l’animazione di comunità, vero e proprio motore che ha attivato partecipazione e soddisfazione sul territorio. Bertaina ha rilevato come il valore della progettazione effettuata e i suoi risultati siano elementi imprescindibili per impostare ulteriori progetti che siano in continuità con quanto realizzato. Lucie Mathieudella ComCom di Serre-Ponçon ha presentato le attività realizzate sul versante francese del progetto, azioni concrete come l’affitto di cuffie per la realtà virtuale per lavorare sul rilassamento, l’organizzazione di atelier culturali e di attività di intrattenimento, di visite guidate a beni culturali del territorio e la messa in atto di aiuti pratici per la compilazione dei documenti. Le attività sono state sviluppate in risposta alle necessità emerse: in particolare lo sportello di aiuto alla compilazione dei documenti ha ottenuto un ottimo riscontro nel periodo di sperimentazione, per cui verrà prolungato anche oltre la conclusione del progetto stesso. Gabriele Ghigo, direttore del Distretto Sanitario NordOvest dell’ASLCN1, ha presentato il progetto dei GIPIC e la loro strutturazione. Pascale Melot di CoDES05, soggetto attuatore della ComCom di Serre-Ponçon sulle attività di presa in carico sanitaria, ha parlato dei percorsi di formazione attivati per professionisti e volontari che hanno creato un’ampia rete di partner territoriali. La sperimentazione ha dato esiti positivi per proseguire nelle attività comuni di presa in carico e ha permesso di individuare i bisogni e le necessità a cui far fronte per rendere efficaci al massimo i servizi.

Nell’ultimo intervento della mattinata, il direttore generale del Consorzio Monviso Solidale Enrico Giraudo ha rimarcato l’importanza del progetto e dei suoi numerosi risultati: partendo dalla ricerca di una definizione condivisa di una persona fragile in contesto montano, è scaturito tutto il lavoro che ha visto la collaborazione dei vari enti coinvolti e del territorio, che è diventato parte attiva del progetto di sostegno. Tra i vari punti chiave del progetto, Giraudo si è focalizzato sull’animazione di comunità, un’azione strategica che ha accompagnato tutto il progetto: i gruppi di animazione nelle valli hanno preparato il terreno per le attività dei GIPIC, li hanno supportati, hanno mantenuto l’attenzione sul coinvolgimento della comunità locale nei singoli progetti, hanno organizzato iniziative di aggregazione e informazione capillari sul territorio, hanno favorito la “contaminazione” tra professionisti, volontari e altre figure coinvolte, che sono uscite da una logica prestazionale per entrare in una dinamica di gruppo che ha saputo coinvolgere anche i rappresentanti delle istituzioni. Ciò facendo, si sono consolidate le relazioni e si è dato ruolo centrale alla comunità che interviene in favore delle fragilità. Giraudo ha concluso il suo intervento con un appuntamento alle prossime progettualità.

Nel pomeriggio, tra le 14 e le 17 si sono svolti cinque atelier tematici in cui i partecipanti hanno preso parte suddividendosi in gruppi di lavoro. Nel primo, intitolato “Modelli di presa in carico integrata socio-sanitaria e di personalizzazione delle cure per le persone anziane fragili” sono stati individuati i vari modelli di presa in carico esistenti in Italia e Francia, ed è emersa l’esistenza di grandi differenze tra di essi. Sono state inoltre indagate le criticità dei modelli applicati nel progetto Incl ed anche i suoi punti di forza. Nel secondo, “Il ruolo della comunità locale nel favorire il benessere, coinvolgere e comunicare con le persone anziane fragili”, il lavoro è stato indirizzato all’analisi degli enti che svolgono attività per coinvolgere e sviluppare i bisogni delle persone fragili e a valutare quali altri soggetti sarebbe auspicabile si attivassero sul tema, come le istituzioni culturali in genere. Successivamente si è ragionato su quali contributi tali enti potrebbero dare e sulle modalità con le quali li si potrebbe coinvolgere. Il terzo atelier, dedicato a “La formazione degli operatori sociali e sanitari per l’innovazione dei servizi” ha visto una discussione su contenuti e metodi della formazione: è emerso l’interesse di impostare un lavoro su percorsi formativi per mitigare il rischio di burnout degli operatori, per sviluppare conoscenze digitali, per migliorare la conoscenza tra gruppi di lavoro contigui, per accrescere la conoscenza dei territori in cui si opera. Rispetto ai metodi della formazione, è emersa l’idea di estendere i percorsi fatti nel progetto Incl, sia quello dei GIPIC che quello della “messa in situazione” sperimentata in Francia. Si è focalizzata la necessità di interdisciplinarità e di rendere strutturata la formazione stessa. Il quarto tavolo, su “Isolamento delle persone anziane in territori montani: nuove risposte ai nuovi bisogni coniugando mobilità e servizi a domicilio”, ha focalizzato la necessità prioritaria di riuscire ad individuare i soggetti da sostenere, anche grazie all’aiuto degli amministratori locali, figure fondamentali nei piccoli centri per via delle reti di conoscenza territoriale; successivamente si è riflettuto su come sia necessario attivare interventi graduali, per guadagnare la fiducia delle persone in favore delle quali attivare il sostegno. Sono state individuate poi le buone pratiche da mettere in atto per raggiungere questo obiettivo e le figure professionali in grado di svilupparle. Infine, il quinto laboratorio si è dedicato a “Migliorare le sinergie e la collaborazione tra gli attori del territorio per contrastare l’isolamento sociale in territorio montano”: i partecipanti, in una prima fase, hanno riflettuto su quali siano gli attori da coinvolgere ed è emersa la necessità di attivare tavoli di coprogettazione condivisi tra tutti questi attori. Si è poi ragionato su come procedere nella direzione della coprogettazione ed è emerso il bisogno di investire in termini di “comunicazione esterna” per coinvolgere al meglio gli attori per creare rete. È stata rimarcata anche la necessità e l’auspicio di lavorare in un’ottica di “contagio” transfrontaliero, per superare la frontiera sotto il profilo fisico e normativo.

Nel prosieguo della giornata di lavoro, tre ricercatrici di Percorsi di Secondo Welfare hanno presentato la valutazione degli impatti diretti e indiretti di IncL, che è stata effettuata ricorrendo all’analisi dei materiali di progetto e attraverso questionari, interviste e focus group con i soggetti fragili presi in carico e con vari attori territoriali. Successivamente, sono stati tracciati dei collegamenti e delle linee di continuità di azione tra IncL e due altre progettualità europee: il Pitem ProSol, una visione strategica comune italo-francese per ripensare servizi sanitari e sociali innovativi per le persone che vivono in aree montane e rurali nei territori transfrontalieri, e il Pitem Clip, dedicato a sostenere la capacità di innovazione, la competitività e la sostenibilità dei comparti più strategici dell’area transfrontaliera. Dal confronto è apparso chiaro che i diversi progetti hanno incontrato le medesime problematiche di base, legate alle peculiarità territoriali.

La conclusione della giornata, indirizzata verso prospettive di interventi futuri, è stata affidata a Livio Tesio, (ex direttore generale del Consorzio Monviso Solidale) Dirigente Settore Programmazione socio-assistenziale e socio-sanitaria della Regione Piemonte, e al Presidente del Consorzio Monviso Solidale Gianpiero Piola.

Si segnala infine che alle pareti della sala in cui si sono svolti i lavori, la “Tematica” de Il Quartiere, erano esposte le immagini della mostra “Inquadriamoci. La bellezza della fragilità” composta di circa cinquanta fotografie di anziani della valle Varaita in posa come soggetti di dipinti famosi e che è stata una delle azioni più particolari messe in atto sul territorio durante il periodo pandemico. Le fotografie, messe a confronto con le riproduzioni dei dipinti originali, dimostrano come si possa intervenire a sostegno delle difficoltà di chi vive in montagna in modo stimolante e coinvolgente.

21/10/2022

L’isolamento delle persone anziane: cosa si può fare? A Saluzzo un workshop europeo e il seminario finale del progetto “IncL – Invecchiare Bene”

Appuntamento giovedì 27 ottobre presso gli spazi de Il Quartiere, per presentare i risultati del progetto e condividere modalità innovative di presa in carico socio-sanitaria integrata delle persone anziane fragili che vivono in aree montane.

Giovedì 27 ottobre si tiene a Saluzzo, presso gli spazi de Il Quartiere (ex Caserma Musso, piazza Montebello 1), una giornata per discutere le modalità innovative di inclusione e di presa in carico integrata socio-sanitaria sperimentate nell’ambito del progetto “IncL – Invecchiare Bene / Bien vieillir”, che fa parte del Piano Integrato Territoriale PITER Terres Monviso finanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), Programma Interreg Alcotra 2014-2020. L’evento è intitolato “L’isolamento delle persone anziane: cosa si può fare?” ed è dedicato a presentazione e discussione dei risultati del progetto e alla condivisione di modalità innovative di presa in carico socio-sanitaria integrata delle persone anziane fragili che vivono in aree montane. La partecipazione è gratuita ed è possibile iscriversi, entro lunedì 24 ottobre, al link https://forms.gle/roSBdGkFb4sbqDzi7.

«La giornata è l’occasione per fare un bilancio delle attività di progetto – dichiara il direttore generale del Consorzio Monviso Solidale, Enrico Giraudo, che lascerà certamente spunti concreti per migliorare la presa in carico e la gestione integrata degli interventi socio sanitari, grazie alla collaborazione che si è creata o rinsaldata tra i vari enti coinvolti. Sottolineo in particolare la valenza della sperimentazione dei GIPIC (Gruppi Integrati di Presa In Carico), un modello di intervento sul territorio che avrà certamente un futuro».

I lavori sono strutturati in due momenti. Nella prima parte della giornata si tiene il seminario di chiusura del progetto, con relatori italiani e francesi. Intervengono Marco Sisti, presidente della Fondazione Ufficio Pio della Compagnia di San Paolo, su “Isolamento sociale e solitudine”, Giuseppe Costa, professore ordinario di Igiene e salute pubblica dell’Università di Torino, su “Disuguaglianze di salute tra gli anziani evitabili con i fondi del PNRR” e Olivier Rit, direttore del Gérontopôle Sud, su “Accompagnamento degli anziani in Francia: sviluppi istituzionali e attori del settore danno motivo di speranza?”. A seguire si svolge la restituzione degli esiti delle sperimentazioni e delle azioni transfrontaliere messe in atto nel corso del progetto.

La seconda parte della giornata prevede la realizzazione di un workshop europeo con il coinvolgimento attivo del pubblico presente, chiamato a partecipare a due atelier tematici tra i cinque in programma, incentrati sulle principali sfide per contrastare l’isolamento delle persone anziane. I temi oggetti di confronto sono i modelli di presa in carico integrata socio-sanitaria e di personalizzazione delle cure per le persone anziane fragili, il ruolo della comunità locale nel favorire il benessere e nel coinvolgere e comunicare con le persone anziane fragili, la formazione degli operatori sociali e sanitari per l’innovazione dei servizi, le nuove risposte per mitigare l’isolamento delle persone anziane in territori montani coniugando mobilità e servizi a domicilio, il miglioramento delle sinergie e della collaborazione tra gli attori del territorio per contrastare l’isolamento sociale in territorio montano. La partecipazione ai tavoli tematici è prevista in modalità partecipata, con l’obiettivo di stimolare la condivisione di esperienze, favorire l’espressione di opinioni, facilitare il confronto e accompagnare l’elaborazione di soluzioni condivise a problemi comuni.

La giornata si conclude, a seguito di una restituzione collettiva dei risultati dei tavoli pomeridiani, con uno sguardo verso il futuro, mettendo a frutto quando appreso per ispirare l’innovazione dei servizi di domani. L’appuntamento, in italiano e francese, è aperto a tutti i cittadini ed è rivolto in particolare a operatori sanitari e sociali, volontari, decisori delle politiche della salute e del sociale, amministratori locali e studenti, poiché ciascuna categoria è portatrice di una prospettiva peculiare sui temi proposti.

06/10/2022

Si è tenuto un comitato di pilotaggio dei partner del progetto IncL

I partner si sono riuniti giovedì 6 ottobre per analizzare l’avanzamento dei lavori previsti dal progetto, che si avvicinano alla naturale conclusione prevista con un seminario di chiusura con workshop europeo.

Giovedì 6 ottobre 2022 si è tenuto il comitato di pilotaggio del progetto IncL, in modalità online per facilitare la partecipazione a livello transfrontaliera.

Sono stati analizzati i lavori e il loro livello di avanzamento, valutando contestualmente l’impatto del progetto sui territori.

A seguire si è tenuta la presentazione del programma del Workshop europeo e del seminario di chiusura del progetto “Invecchiare bene”, previsti per il prossimo 27 ottobre a Saluzzo, nei locali de Il Quartiere (ex Caserma Musso). L’obiettivo dell’incontro, intitolato “L’isolamento delle persone anziane: cosa si può fare?” sarà quello di condividere i risultati ma anche ragionare sulle linee di sviluppo delle tematiche affrontate dal progetto. Nella mattinata si terranno diverse relazioni introduttive su tematiche legate all’isolamento sociale e alla salute; a seguito di esse verranno presentati i risultati del progetto IncL. Nel pomeriggio saranno organizzati cinque atelier tematici condotti in modalità partecipata e con diverse tecniche, specifiche per ottenere il miglior risultato a seconda dell’argomento trattato: i temi saranno Modelli di presa in carico integrata socio-sanitaria e di personalizzazione delle cure per le persone anziane fragili; Il ruolo della comunità locale nel favorire il benessere, coinvolgere e comunicare con le persone anziane fragili; La formazione degli operatori sociali e sanitari per l’innovazione dei servizi; Isolamento delle persone anziane in territori montani: nuove risposte ai nuovi bisogni coniugando mobilità e servizi a domicilio; Migliorare le sinergie e la collaborazione tra gli attori del territorio per contrastare l’isolamento sociale in territorio montano. Al termine degli atelier si terrà una restituzione comune alla quale farà seguito un momento conviviale per rinsaldare ulteriormente i rapporti tra i partecipanti ai lavori, che si prevedono in numero di cento circa.

Dopo aver concluso questo importante momento di condivisione, i partner di progetto si sono chiesti se e come le amministrazioni locali e il territorio possano implementare e capitalizzare l’esperienza realizzata con il Progetto “INCL/ Invecchiare bene”, tema che verrà nuovamente ripreso nel corso del seminario di chiusura del progetto: già nel corso del comitato di pilotaggio sono emerse alcune idee e stimoli, con particolare riferimento alla crisi innescata dalla pandemia e al ruolo dei giovani, anche in un’ottica di sopravvivenza futura e oltre ai confini temporali del progetto delle esperienze sviluppate.

19/09/2022

Successo per la visita di Mont-Dauphin

Una cinquantina di persone anziane del territorio francese delle Terres Monviso si è incontrata a Mont-Dauphin lo scorso giovedì 15  settembre.

Un gruppo ha visitato gli edifici militari e le fortificazioni mentre un secondo gruppo ha potuto ascoltare una conferenza del giardiniere di Mont-Dauphin.

Per maggiori informazioni, vedi articolo francese

27/08/2022

Riprendono dopo la pausa estiva le attività di Animiamoci in valle, a cura del Consorzio Monviso Solidale

Dopo la pausa estiva, riprendono gli appuntamenti con le attività ludico-ricreative e educative che il Consorzio Monviso Solidale propone a persone con età maggiore di 60 anni residenti nelle valli del Monviso. Gli incontri, raccolti sotto il titolo di “Animiamoci in valle. Pillole di educazione alla salute”, sono in calendario giovedì 8 settembre a Bagnolo Piemonte, nel Salone San Paolo dell’Oratorio parrocchiale, giovedì 15 settembre a Sampeyre, nel salone dell’Albergo Torinetto di borgata Calchesio, e giovedì 22 settembre a Paesana, nella Sala polivalente. Per ciascuna data, l’orario di svolgimento è dalle ore 14.30 alle ore 16.30; per avere maggiori informazioni, è possibile telefonare al numero 366.4305258.

Durante gli incontri un’infermiera di famiglia e comunità (IfeC) proporrà alcune pillole di educazione alla salute, tema che si affiancherà a giochi e ad altre animazioni di gruppo messi in atto con l’intento di creare un meccanismo positivo di socialità, un’occasione per conoscersi, per incontrarsi e per creare o rinsaldare amicizie che possano poi essere coltivate anche al di là dei momenti di animazione. Le animazioni, sempre nuove e ispirate ai classici giochi da tavolo rivisitati in chiave locale o a giochi resi celebri da trasmissioni televisive, rappresentano ogni volta una vera e propria sorpresa per i partecipanti e sono studiate dall’Equipe Valli del Monviso, un affiatato gruppo di educatori professionali e operatori socio assistenziali del Consorzio Monviso Solidale, che lavorano da anni con successo mettendo in atto queste modalità di intervento. 

Gli appuntamenti sono una delle azioni messe in atto nei GIPIC (Gruppi Integrati di Presa In Carico) dal Consorzio Monviso Solidale e dall’ASL CN1, nelle valli Po, Bronda, Varaita e Infernotto nell’ambito del progetto IncL – Bien Vieillir / Invecchiare Bene, che fa parte del Piano Integrato Territoriale PITER Terres Monviso, e intendono offrire un’occasione di socializzazione a chi desidera trascorrere del tempo in compagnia ma anche un’opportunità formativa sui temi della salute e della prevenzione. Dall’avvio del progetto gli incontri organizzati sono stati più di venti, per una partecipazione complessiva di più di 300 anziani.

17/08/2022

Programma di formazione- autunno 2022

Tra settembre e ottobre 2022 sono in programma nuovi percorsi di formazione gratuiti per professionisti e volontari residenti sul versante francese delle Terres Monviso.

Programma formazioni autunno 2022

Queste attività formative, focalizzate sul tema della prevenzione della salute, sono organizzate dal CoDES 05 in diversi comuni del territorio francese delle Terres Monviso e si incentrano su tematiche diverse (comunicare meglio, gestire le priorità, …).

Per maggiori informazioni vedi articolo francese

 

28/07/2022

L'Echo des Terres Monviso n.3

Il terzo numero dell’Echo des Terres Monviso è arrivato!

Come nell’Echo des Terres Monviso n.1 pubblicato ad ottobre 2021, e nell’Echo des Terres Monviso n.2 pubblicato a febbraio 2022, troverete in questa terza edizione diverse informazioni tra quali salute, benessere, divertimento…

Echo des Terres Monviso n.3

Ogni trimestre sarà pubblicato un nuovo numero : il prossimo è previsto per l’autunno 2022. Sentitevi liberi di inviarci i vostri commenti e suggerimenti.

Buona lettura !

26/07/2022

Via ai "café des aînés" sulla Communauté de Communes de Serre-Ponçon (Francia)

Lunedì 25 luglio 2022, il comune di Prunières ha dato il “via” ai “cafés des aînés” (caffè degli anziani)

Nell’ambito del progetto “Invecchiare bene” di cui è capofila, la Communauté de Communes de Serre-Ponçon (Francia) propone a tutti i comuni del suo territorio di organizzare un “café des aînés” per sostenere gli incontri e il dialogo.

Questi caffè saranno un’occasione per stare insieme dopo due anni difficili di pandemia e restrizioni sanitarie.

Per maggiorni informazioni, vedi l’articolo francese

17/06/2022

Mattinata formativa a Savines le Lac (Francia) per imparare a informare meglio ed orientare gli anziani

Martedì 14 giugno 2022 a Savines le Lac (Francia) si è tenuta una formazione per professionisti, volontari, rappresentanti politici e tutte le persone interessate per saperne di più sulle risorse disponibili nella provincia in favore degli anziani.

Due altre sessioni di questa formazione sono previste il 21 giugno a Aiguilles e il 24 giugno 2022 a Barcelonnette.