21/10/2022

I sindaci di Venasca, Saluzzo e Moiola si confrontano sull'analisi del progetto Ris[K]

Nei giorni 29 e 30 settembre si è tenuto un seminario il cui obiettivo è stato l’analisi dei risultati ottenuti e il confronto sulle prospettive future del progetto Risk.

L’evento è stato organizzato dal presidente del soggetto capofila del progetto, Dominique Moulin, nella communauté de communes del Guillestrois Queyras.

Tra i partner italiani presenti c’erano Silvano Dovetta, sindaco di Venasca e consigliere della Provincia di Cuneo, Mauro Calderoni sindaco di Saluzzo e capofila di Terres Monviso e  Loris Emanuel, sindaco di Moiola e presidente dell’Unione Montana Valle Stura.

Le due giornate sono state arricchite dalla presenza di specialisti e di tavole rotonde di confronto.

In particolare giovedì 29 settembre vi è stato l’intervento di  specialisti come Anne Chanal, a capo del gruppo “Rischi e territori” del Dipartimento rischi naturali del Centro studi specialistico sui rischi, l’ambiente, la mobilità e la gestione (Cerema) e di Sandra Giordan, ispettrice dei lavori dipartimentali delle Alpi Marittime per la ricostruzione della valle Roya, che hanno evidenziato come i territori coinvolti siano soggetti a numerosi rischi naturali e antropici, le cui strade rappresentano le arterie principali e permettono lo spostamento di uomini e merci.

Nel pomeriggio c’è stata la visita al sito di Gouret dove sono state illustrate e mostrate le tipologie di intervento effettuate a seguito della frana.

 

 

Venerdì 30 settembre, nella sala polivalente di Aguilles, gli amministratori e i rappresentanti politici delle comunità maggiormente coinvolte da queste tematiche hanno partecipato a due tavole tematiche per trattare e sviluppare la sperimentazione e gli sviluppi futuri riguardo la messa in sicurezza della mobilità tra Francia e Italia, i due versanti delle Terres Monviso.

Nel pomeriggio avrebbe dovuto svolgersi il sopralluogo sul colle dell’Agnello, non effettuato a causa del brutto tempo.

Una delle possibilità, discussa con gli amministratori locali francesi, è l’ipotesi di garantire l’apertura del colle dell’Agnello per un mese in più. Il valico è aperto solitamente da inizio giugno a metà ottobre ma valutando anche le nevicate sempre più scarse degli ultimi anni si può allargare la finestra di apertura.

Il progetto si concluderà nella primavera del 2023 ma prima di allora sono previsti altri incontri come questo.