21/10/2022

L’isolamento delle persone anziane: cosa si può fare? A Saluzzo un workshop europeo e il seminario finale del progetto “IncL – Invecchiare Bene”

Appuntamento giovedì 27 ottobre presso gli spazi de Il Quartiere, per presentare i risultati del progetto e condividere modalità innovative di presa in carico socio-sanitaria integrata delle persone anziane fragili che vivono in aree montane.

Giovedì 27 ottobre si tiene a Saluzzo, presso gli spazi de Il Quartiere (ex Caserma Musso, piazza Montebello 1), una giornata per discutere le modalità innovative di inclusione e di presa in carico integrata socio-sanitaria sperimentate nell’ambito del progetto “IncL – Invecchiare Bene / Bien vieillir”, che fa parte del Piano Integrato Territoriale PITER Terres Monviso finanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), Programma Interreg Alcotra 2014-2020. L’evento è intitolato “L’isolamento delle persone anziane: cosa si può fare?” ed è dedicato a presentazione e discussione dei risultati del progetto e alla condivisione di modalità innovative di presa in carico socio-sanitaria integrata delle persone anziane fragili che vivono in aree montane. La partecipazione è gratuita ed è possibile iscriversi, entro lunedì 24 ottobre, al link https://forms.gle/roSBdGkFb4sbqDzi7.

«La giornata è l’occasione per fare un bilancio delle attività di progetto – dichiara il direttore generale del Consorzio Monviso Solidale, Enrico Giraudo, che lascerà certamente spunti concreti per migliorare la presa in carico e la gestione integrata degli interventi socio sanitari, grazie alla collaborazione che si è creata o rinsaldata tra i vari enti coinvolti. Sottolineo in particolare la valenza della sperimentazione dei GIPIC (Gruppi Integrati di Presa In Carico), un modello di intervento sul territorio che avrà certamente un futuro».

I lavori sono strutturati in due momenti. Nella prima parte della giornata si tiene il seminario di chiusura del progetto, con relatori italiani e francesi. Intervengono Marco Sisti, presidente della Fondazione Ufficio Pio della Compagnia di San Paolo, su “Isolamento sociale e solitudine”, Giuseppe Costa, professore ordinario di Igiene e salute pubblica dell’Università di Torino, su “Disuguaglianze di salute tra gli anziani evitabili con i fondi del PNRR” e Olivier Rit, direttore del Gérontopôle Sud, su “Accompagnamento degli anziani in Francia: sviluppi istituzionali e attori del settore danno motivo di speranza?”. A seguire si svolge la restituzione degli esiti delle sperimentazioni e delle azioni transfrontaliere messe in atto nel corso del progetto.

La seconda parte della giornata prevede la realizzazione di un workshop europeo con il coinvolgimento attivo del pubblico presente, chiamato a partecipare a due atelier tematici tra i cinque in programma, incentrati sulle principali sfide per contrastare l’isolamento delle persone anziane. I temi oggetti di confronto sono i modelli di presa in carico integrata socio-sanitaria e di personalizzazione delle cure per le persone anziane fragili, il ruolo della comunità locale nel favorire il benessere e nel coinvolgere e comunicare con le persone anziane fragili, la formazione degli operatori sociali e sanitari per l’innovazione dei servizi, le nuove risposte per mitigare l’isolamento delle persone anziane in territori montani coniugando mobilità e servizi a domicilio, il miglioramento delle sinergie e della collaborazione tra gli attori del territorio per contrastare l’isolamento sociale in territorio montano. La partecipazione ai tavoli tematici è prevista in modalità partecipata, con l’obiettivo di stimolare la condivisione di esperienze, favorire l’espressione di opinioni, facilitare il confronto e accompagnare l’elaborazione di soluzioni condivise a problemi comuni.

La giornata si conclude, a seguito di una restituzione collettiva dei risultati dei tavoli pomeridiani, con uno sguardo verso il futuro, mettendo a frutto quando appreso per ispirare l’innovazione dei servizi di domani. L’appuntamento, in italiano e francese, è aperto a tutti i cittadini ed è rivolto in particolare a operatori sanitari e sociali, volontari, decisori delle politiche della salute e del sociale, amministratori locali e studenti, poiché ciascuna categoria è portatrice di una prospettiva peculiare sui temi proposti.